Egregi Colleghi,
da un recente incontro con i magistrati è emerso che diversi avvocati provvedono a depositare tramite la Consolle Avvocato i propri atti in maniera non corretta.
In particolare, oltre ad una errata indicizzazione dei documenti allegati, è stato fatto presente che gli atti principali (il ricorso per ingiunzione, le memorie, ecc.) vengono inviati in formato .pdf immagine.
Preliminarmente si ricorda che ai sensi dell’art. 11 D.M. 44/2011 e dell’artt. 12 del provvedimento del 16 aprile 2014 del Responsabile per i sistemi informativi automatizzati della Direzione Generale per i Sistemi Informativi Automatizzati, l’atto principale va redatto con il programma di videoscrittura (Word, Openoffice, ecc.) e successivamente va convertito in formato .pdf testuale (nel senso che deve essere possibile la selezione del testo). Tale operazione è facilmente realizzabile mediante le apposite funzioni dei programmi: ad es. le versioni di Microsoft Word dal 2007 in poi consentono di salvare il file in formato .pdf, oppure altri programmi, ad es. OpenOffice, includono nella barra degli strumenti l’apposito tasto “esporta in pdf”. Ad ogni modo in internet è possibile reperire gratuitamente diverse applicazioni che consentono la conversione dei file in formato .pdf (ad es. PdfCreator, Pdf995, ecc.).
E’ opportuno sottolineare che in alcuni Tribunali (ad es. Roma e Udine) si sono già verificati episodi di dichiarata inammissibilità dei ricorsi per decreto ingiuntivo in quanto depositati in un formato diverso (pdf immagine) rispetto alle prescritte regole tecniche.
Infine è opportuno tenere presente che con il deposito telematico le cancellerie non effettuano più il controllo di corrispondenza degli allegati ed eventuali mancanze od omissioni comporteranno un successivo invio ad integrazione da parte dell’avvocato.
Si consiglia, pertanto, di prestare la massima attenzione in fase di redazione e allegazione prima del deposito telematico.
Cordiali saluti.
Il Consigliere Delegato
Avv. Stefano Corsini