Luciano: “Con queste scelte legislative si consente una diversa e sostanziale tutela dei soggetti più deboli come mai era avvenuto prima di ora”
“Gli emendamenti a firma dei parlamentari Rossomando e Berretta del Pd alla legge di stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, rappresentano una novità nel settore della giustizia e in particolare del mondo forense. Possiamo parlare, di giornata importante per l’avvocatura. Siamo convinti infatti che con queste scelte legislative si consente una diversa e sostanziale tutela dei soggetti più deboli come mai era avvenuto prima di ora.” Ad affermarlo in una dichiarazione congiunta sono i Presidenti di Cassa Forense Nunzio Luciano e del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin. “Particolarmente significativo – hanno spiegato Luciano e Mascherin – e’ l’emendamento Rossomando che permette, a partire dal 2016, agli avvocati che vantano crediti per spese di giustizia, come il gratuito patrocinio, di porre tali somme in compensazione, anche parziale, con quanto dovuto per imposte, tasse e contributi previdenziali, Iva inclusa. Si tratta di una compensazione consentita nel limite di spesa di 10 milioni di euro annui. Questa è sempre stata una nostra insistente richiesta – aggiungono i presidenti di Cf e Cnf – poiché abbiamo sempre pensato che l’effettivo tutela dell’esercizio del diritto di difesa, sancito costituzionalmente, dovesse trovare una piena attuazione venendo proprio incontro alle esigenze di molti colleghi in difficoltà per la crisi economica. Importante e’ altresì che in altri emendamenti alla legge di stabilità a firma Berretta – proseguono Luciano e Mascherin- si preveda fra l’altro, ai fini di pervenire alla completa automazione delle attività amministrative per il pagamento delle spese di giustizia e dei crediti per violazione del principio della ragionevole durata del processo, che i capi degli uffici giudiziari possano stipulare apposite convenzioni con i consigli circondariali degli ordini forensi per la destinazione di personale di tali consigli, a supporto dell’attività di cancelleria e segreteria. Il prezioso contributo degli Ordini in tale direzione può favorire la soluzione all’annoso problema dei tempi di liquidazione, molto spesso inaccettabili. Anche questa misura – hanno concluso Luciano e Mascherin – segnala la qualità della collaborazione che Cassa Forense e il Cnf stanno portando avanti con il Ministro della Giustizia Orlando e la necessità, in uno spirito unitario dell’avvocatura, di una interlocuzione operosa con le forze politiche più sensibili a migliorare le condizioni della giustizia nel nostro Paese”.