La notizia dell’arresto e destituzione di oltre 2700 magistrati in Turchia non può che incontrare la ferma condanna della avvocatura istituzionale italiana.
«Da tempo –afferma il presidente Andrea Mascherin- il CNF e alcune associazioni dell’avvocatura denunciano arresti e trattamenti illegali nei confronti dei colleghi avvocati turchi, da parte degli organi di potere della Turchia. Alla stessa maniera va denunciata ogni forma di intimidazione nei confronti della magistratura turca. L’Avvocatura libera e la Magistratura libera sono garanzia di democrazia ed è necessario che le rappresentanze di questi due soggetti della giurisdizione affermino reciprocamente e in ogni sede questa verità. Il CNF non intende sottrarsi a questo dovere civico oltre che morale, e vuole garantire alla magistratura di ogni paese il proprio convinto appoggio ad ogni battaglia per le libertà».