Con Sentenza n. 4485/2018, depositata il 23 febbraio 2018, le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno “riscritto” le regole da utilizzare per il recupero – da parte degli avvocati – dei propri onorari.
Le SS.UU. hanno quindi stabilito:
1) che è esclusa la possibilità di introdurre l’azione sia con il rito di cognizione ordinaria e sia con quello del procedimento sommario ordinario codicistico, di cui agli artt. 702 bis e segg. c.p.c.;
2) che la controversia di cui all´art. 28 della l. n. 794 del 1942, sia se introdotta ai sensi dell´art. 702 bis c.p.c., sia in via monitoria, ha ad oggetto la domanda di condanna del cliente al pagamento delle spettanze giudiziali dell´avvocato, tanto se prima della lite vi sia una contestazione sull´an debeatur quanto se non vi sia;
3) che una volta introdotta, essa resta soggetta al rito di cui all’art. 14 del d.lgs. n. 150 del 2011, anche quando il cliente sollevi contestazioni riguardo all’an;
4) che soltanto qualora il convenuto svolga una difesa che si articoli in via riconvenzionale o di compensazione o di accertamento pregiudiziale, l´introduzione di una domanda ulteriore e la sua esorbitanza dal rito di cui all´art. 14 comporta − sempre che non si ponga anche un problema di connessione ai sensi degli artt. 34, 35 e 36 c.p.c., e, se è stata adita la corte di appello, il problema della soggezione della domanda del cliente alla competenza di un giudice di primo grado, che ne impone la rimessione ad esso che si debba dar corso alla trattazione di detta domanda con il rito sommario.
In altri termini, le SS.UU. hanno sancito, in particolare, la sostanziale inutilizzabilità tanto del rito di cognizione ordinaria introdotto con atto di citazione che di quello disciplinato dall´art. 702 bis c.p.c. ordinario, restando ammessa soltanto l’ingiunzione di pagamento e il 702 bis “speciale” distinto da inappeĺlabilità dell’ordinanza e immodificabilità del rito.
In considerazione della estrema importanza, in stretta linea di diritto ma anche ai fini pratici, della pronuncia in argomento, e considerato che, ad un primo e sommario esame, la pronuncia delle Sezioni Unite della Suprema Corte presta il fianco a notevoli perplessità e risvolti problematici, nei prossimi giorni dedicheremo alla pronuncia in esame una particolare attenzione, ed in tal senso questo portale accoglierà i contributi dei Colleghi