Comunicazione CNF – “Human rights Education for Legal Professionals – HELP in the 28″

Il Consiglio Nazionale Forense partecipa ai progetti del Consiglio d’Europa in ambito formativo e ritengo importante segnalarti il programma europeo “Human rights Education for Legal Professionals – HELP in the 28”, coordinato dal Consiglio d’Europa e finanziato dalla Commissione europea (DG Justice) con l’obiettivo di migliorare le competenze di giudici, avvocati e altri professionisti del diritto in materia di diritti umani e diritti fondamentali, tramite attività di informazione, disseminazione e formazione.

 

Il programma mira nella specie a sviluppare le competenze pratiche dei professionisti del diritto dell’Unione (EU 28), con particolare riferimento alla capacità di utilizzare nella loro pratica quotidiana la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e la Carta sociale europea.

  

Nell’ambito del programma “HELP in the 28” è stata attivata una piattaforma e-learning che mette a disposizione dei singoli professionisti corsi di self-learning e di distance-learning su tematiche attinenti all’applicazione degli standard europei in materia di diritti umani (e.g., Convenzione europea dei diritti dell’uomo, la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e la Carta sociale europea).  

 

I moduli di self-learning sono aperti a tutti gli avvocati interessati. I materiali didattici sono disponibili in diverse lingue, compreso l’italiano, e i corsi sono accessibili dai singoli utenti attivando un proprio account sulla piattaforma dedicata http://help.ppa.coe.int/login/

 

I moduli di distance-learning, invece, sono destinati ad un gruppo ristretto di 25-30 avvocati, selezionati sulla base di criteri predefiniti (fra i quali la conoscenza di base della materia) per partecipare a corsi pilota online della durata di 3-4 mesi, moderati da un tutore nazionale. 

 

Il Consiglio Nazionale Forense che contribuisce, tramite il proprio Info Point, all’implementazione del programma “HELP in the  28” in Italia, attiverà entro il primo semestre 2016 la prima edizione italiana del corso di distance-learning su Data Protection e Privacy. Il corso sarà ufficialmente avviato in  occasione di un kick-off meeting che si terrà a Roma presso la sede del Consiglio Nazionale Forense, alla presenza di esponenti autorevoli ed esperti della materia, nonché di rappresentanti del Consiglio d’Europa. Una volta conclusa la sperimentazione online, i materiali didatti saranno liberamente accessibili dal sito web del programma HELP e del Consiglio Nazionale Forense.

 

Si segnala il link alla presentazione in lingua inglese del programma HELP http://tv.coe.int/COE/video.php?v=HELP-HD (video)

Eventi esterni

La Scuola Superiore della Magistratura, tramite la Formazione distrettuale di Trieste, organizza un corso di formazione rivolto a Giudici Tutelari.
I giudici sinora ammessi (30) provengono da vari Tribunali d’Italia (tra gli altri Milano, Torino, Velletri, Napoli, Imperia, Catania, Como, Brindisi, Patti, Como, Modena, Ancona, Ferrara, Forlì, Cuneo).
Questa Formazione distrettuale ritiene utile aprire il corso agli Avvocati che operano nei vari Circondari del Distretto della Corte d’Appello di Trieste,
che svolgano funzioni di amministratori di sostegno,
seppur dovendo limitare il numero di iscrizioni a VENTI.

Locandina
Domanda accreditamento

Servizio Procura ex art. 335 c.p.p.

Cari Colleghi,
vi comunico che è stato sottoscritto il protocollo d’intesa con il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone per l’utilizzo del “Servizio Procura ex art. 335 c.p.p.”.
Le modalità di fruizione di tale servizio verranno illustrate nell’incontro che si svolgerà il 16 marzo 2016 alle ore 15.30 in Tribunale presso l’Aula De Nicola.
Si allega il protocollo e la locandina dell’evento.

Il Presidente
Avv. Rosanna Rovere

Locandina

Protocollo

Decreto n. 23/2016

Si comunica che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 23/2016 contenente il regolamento di attuazione dell’art. 4 legge 247/2012 per l’individuazione della categoria di liberi professionisti che possono partecipare alle associazioni fra avvocati.
Il provvedimento entrerà in vigore dal 16/03/2016.
Si allega il testo del decreto.

Il Presidente
Avv. Rosanna Rovere

Allegato

Anno Giudiziario Forense – Inaugurazione

ImmagineRoma. “L’Avvocatura ha il compito di riportare al centro del dibattito del Paese la questione dei diritti delle persone. E’ un compito costituzionale al quale né il CNF, né gli Ordini, né gli Avvocati vogliono sottrarsi”.
Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense ha aperto oggi il Nuovo AnnoGiudiziario del CNF, con una cerimonia che si è svolta a Roma nel Complesso Monumentale del Santo Spirito in Saxia, nella quale sono intervenuti il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il primo Presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio e il Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini.
Questi interventi istituzionali, previsti per la prima volta in occasione della inaugurazione dell’Anno Giudiziario Forense, hanno suggellato la condivisa prospettiva di una collaborazione tra le istituzioni di vertice della giurisdizione per garantire una sempre più efficiente risposta di giustizia al Paese.
In sala molte Autorità e i Presidenti dei Consigli degli Ordini forensi, dei Consigli Distrettuali di disciplina, della Cassa forense e delle Associazioni forensi, ai quali il presidente ha rivolto il saluto, in particolare ai Presidenti dei CDD, impegnati nella organizzazione del nuovo sistema disciplinare forense.
Il Presidente Mascherin ha sollecitato la riflessione su tre grandi questioni che impegnano il CNF nelle sue funzioni istituzionali: “Sostenere e riaffermare con azioni positive il diritto dei cittadini di avere diritti; lavorare al rafforzamento del sistema delle regole deontologiche dell’Avvocatura curando che il loro valore diventi patrimonio del Paese, in tutte le articolazioni e nella società; lavorare a ricercare un equilibrio tra economia e solidarietà: tutti sappiamo che il benessere economico costituisce anche garanzia di libertà; ma sappiamo anche che non ogni cosa può essere sacrificata all’egemonia di mercato”.
Da queste premesse, il Presidente del CNF ha tratto altrettanti corollari toccando molte delle questioni più sensibili al momento. “La politica dei tagli lineari applicata ai servizi essenziali fa correre gravi rischi. Finalmente qualche riflessione in questo ambito si sta insinuando. Eliminare i presidi sanitari, giudiziari, scolastici con un semplice tratto di penna consegna il Paese ad un futuro che difficilmente sarà di sviluppo. Altra cosa è la lotta agli sprechi. Richiamo per questo l’attenzione sul tema della Geografia Giudiziaria, la cui prima riforma fu portata avanti da un Governo tecnico i rappresentanti del quale erano lontani dalla quotidianità della vita giudiziaria. Il CNF oggi vuole richiamare l’attenzione sul fatto che non sarebbe una buona scelta, perché pericolosa per il Paese, procedere a ulteriori tagli senza farli precedere da valutazioni attente sull’impatto”.

Immagine1Sul tema del mercato Mascherin è stato molto chiaro nell’affermare che è in corso “un grave attacco” all’autonomia e alla indipendenza della professione, che sono prerogative funzionali all’esercizio del compito costituzionale della difesa delle persone. “L’apertura al capitale puro delle società di Avvocati nel disegno di legge sulla concorrenza e le continue prese di posizione dell’Antitrust, che multa il CNF per il proprio codice deontologico, richiedono un chiarimento. Quali limiti ordinamentali ha l’Autorità per la concorrenza ed il mercato? Fino a dove può spingersi facendosi portavoce delle posizioni della Commissione europea, senza fare sintesi con tutte le interpretazioni che del mercato comunitario danno il Parlamento europeo, la Corte di Giustizia; e nel più ampio panorama europeo le istituzioni del Consiglio d’Europa? Le sentenze disciplinari del CNF sono valutate e giudicate dalla sezioni unite della Corte di Cassazione. Chiediamo di capire qual è la ragione dei continui attacchi al sistema degli Ordini, ingiustificati a nostro avviso atteso il grande impegno che i Coa investono – anche sotto il profilo materiale – per il miglior funzionamento della giurisdizione. Ci chiediamo perché gli Ordini siano talora considerati associazioni tra imprese, e le loro regole deontologiche cartelli lesivi della concorrenza; mentre altre volte siano ritenuti soggetti sottoposti agli obblighi tipici degli enti pubblici non economici”. “Il treno in corsa del mercato a tutti i costi non ferma più nelle stazioni dei diritti ed il rischio è che sfugga di mano allo stesso guidatore”, ha avvisato Mascherin. “Non chiediamo di frenarne il viaggio ma di riflettere su un costruttivo equilibrio con la solidarietà ed il rispetto dei diritti”.
Mascherin ha dato atto del nuovo percorso di dialogo avviato con il Ministro della Giustizia, “nella leale e sincera collaborazione istituzionale nella quale il CNF rappresenta sempre il proprio punto di vista”; e a proposito della ragionevole durata dei processi, ha ricordato quanto sostenuto dalla Corte Costituzionale: “La ragionevole durata non riguarda semplicemente il processo ma il giusto processo. Dal canto suo, l’Avvocatura è impegnata nel percorso di qualificazione, competenza, specializzazione, deontologia e non vuole prestarsi alla spettacolarizzazione dei processi. Ci stiamo impegnando nel percorso di qualità e di meritocrazia disegnato dalla nuova legge professionale forense”. Il presidente ha sottolineato l’importanza del “salto culturale” che il sistema giudiziario sta compiendo, con il riconoscimento agli Avvocati del compito di provvedere alla soluzione alternativa delle controversie con conciliazione, arbitrato, negoziazione assistita. “Non faremo mancare il nostro impegno”, ha detto.
“Abbiamo una grande lavoro da fare, ma l’Avvocatura vuole porre al paese la questione della solidarietà e dei diritti, un nuovo umanesimo e deve provarci con la sua storia, la sua cultura, il suo sapere”, ha concluso.